Professione: Dottore Commercialista
- Sesso: M
- Data di nascita: 20/07/1973
- Stato civile: Coniugato
- Figli a carico: 2
- Reddito annuale lordo: € 50.000
- Anzianità contributiva: 18 anni e 3 mesi
Dopo aver preso in esame il caso dell’INSEGNANTE, il caso dell’AVVOCATO ed il caso dell’IMPIEGATO mi trovo a considerare la situazione del DOTTORE COMMERCIALISTA, professionista molto stimato a cui affidiamo la gestione dei “nostri conti” ed a cui chiediamo di aggiornarci su tutte le norme che quotidianamente ci sommergono; in sostanza colui che ci aiuta a fare ordine nella nostra esistenza.
Ma tu, Dottore Commercialista, sei certo di dedicare la stessa attenzione che dedichi ogni giorno ai tuoi clienti a te stesso, alla tua situazione?
Ragioniamo insieme…
Cosa succederebbe, a te Dottore Commercialista, se a causa di una malattia o di un infortunio dovessi subire un’invalidità temporanea o permanente?
Nel caso specifico preso come esempio vediamo, nel dettaglio, quali sono le prestazioni riconosciute dalla tua Cassa Professionale.
Nel caso di invalidità permanente causata da malattia o infortunio
INVALIDITÀ TEMPORANEA O PERMANENTE | |
Grado di invalidità | Rimborso CNPADC |
30% | NESSUNO |
60% | NESSUNO |
80% | € 5.235 |
100% | € 13.627 (importo comprensivo dell’assegno di accompagnamento pari a € 6.148 annui) |
Esaminando nello specifico le varie percentuali di invalidità:
A) Nel caso in cui l’invalidità fosse del 30%:
Se si tratta di infortunio o malattia, l’invalidità riconosciuta al Dottore Commercialista (30%) non darà luogo ad alcuna prestazione in quanto inferiore al minimo previsto (66,7%).
B) Nel caso in cui l’invalidità fosse del 60%:
Se si tratta di infortunio o malattia, l’invalidità riconosciuta al Dottore Commercialista (60%) non darà luogo ad alcuna prestazione in quanto inferiore al minimo previsto (66,7%).
C) Nel caso in cui l’invalidità fosse dell’80%:
Nell’eventualità di un’invalidità superiore all’80%, e stiamo parlando di una situazione di totale dipendenza dagli altri e di un grado, quindi, di autonomia pressochè inesistente, ti riconoscerebbero una cifra davvero irrisoria rispetto al tuo reddito, rispetto ai 18 anni di contributi (che non sono affatto pochi!!!) e rispetto all’entità del problema e al disagio a cui saresti sottoposto e a quello dei tuoi familiari che dovrebbero assisterti.
D) Nel caso in cui l’invalidità fosse del 100%:
Se si stratta di infortunio o malattia che determinano un’invalidità totale e permanente, purtroppo la prestazione liquidata è troppo esigua visto che stiamo parlando di una invalidità totale, situazione gravissima e molto complessa da gestire anche da un punto di vista strettamente economico che prevede spese straordinarie che diventano fisse e ingenti a carico della famiglia.
N.B. La pensione di invalidità da malattia equivale alla pensione di invalidità permanente da infortunio, il cui importo dipende anche dal reddito dichiarato.
E NEL CASO DI MORTE PREMATURA? Cosa viene riconosciuto ai tuoi familiari?
In questo caso i familiari del Dottore Commercialista, in genere figli e coniuge, ricevono:
Familiare | Rimborso CNPADC |
Coniuge | € 4.487 |
I Figlio | € 1.496 |
II Figlio | € 1.496 |
Anche in questo caso è palese quanto la tua famiglia rimarrebbe scoperta.
Ma anche da un punto di vista strettamente personale: ti piacerebbe che, se un giorno dovessi mancare, il tuo coniuge rimarrebbe, oltre al momento doloroso che si troverebbe a vivere, con neanche 5.000 euro?
E che dire dei tuoi figli? In cosa potrebbe davvero aiutarli una cifra equivalente a poco più di 1.000 euro?
N.B. la pensione ai superstiti per malattia è uguale alla pensione ai superstiti per infortunio; l’importo è funzione degli anni di contribuzione alla cassa di riferimento e al reddito dichiarato.
N.B. le rendite riportate sono al valore lordo, la normativa previdenziale e fiscale prevede, in funzione degli altri redditi disponibili, deduzioni, integrazioni e tasse dovute.
Tabella sintetica finale
- Professionista/Dottore Commercialista
- Reddito annuo imponibile: € 50.000
In caso di invalidità permanente parziale per: | In caso di invalidità permanente totale per: | In caso di morte per: | |||
Infortunio | Malattia | Infortunio | Malattia | Infortunio | Malattia |
Nulla spetta per invalidità inferiori al 66%.
Se pari o superiore al 66%, rendita di € 5.235. |
Nulla spetta per invalidità inferiori al 66%.
Se pari o superiore al 66%, rendita di € 5.235. |
Rendita annua:
€ 13.627 (*) |
Rendita annua:
€ 13.627 (*) |
Rendita annua ai familiari:
Coniuge: € 4.487; I Figlio: € 1.496; II Figlio: € 1.496 |
Rendita annua ai familiari:
Coniuge: € 4.487; I Figlio: € 1.496; II Figlio: € 1.496 |
(*) Assegno di accompagnamento: a tutti gli invalidi civili non autosufficienti (100%) e non ricoverati è riconosciuto un assegno di accompagnamento pari a € 6.148 annui netti.
N.B.: Tutti i dati sono stimati considerando l’anzianità attuale pari a 18 anni e 3 mesi.
Considerazioni
Nell’esempio esaminato risulta immediatamente chiaro quanto la situazione possa definirsi drammatica: le prestazioni di assistenza, nei vari casi di invalidità, sono totalmente inadeguate rispetto al tenore di vita mantenuto in precedenza.
Quindi anche con quasi 20 anni di contributi versati alla tua Cassa, caro Dottore Commercialista, non puoi sentirti assolutamente tranquillo. Ancora di più se, come nel caso preso ad esame, hai la fortuna di avere figli.
Medita su questi dati e sulla tua attuale situazione e decidi di AGIRE per tutelare la tua vita e quella dei tuoi cari in maniera ottimale.
Gentile Dottore Commercialista, per scoprire come tutelare te e la tua famiglia dai rischi sopra citati e, in più, conoscere la tua situazione pensionistica, CONTATTAMI
STAY TUNED
PAOLO GROSSO – ASSICURATORE –