Aziende: più si premia, più si guadagna.

Da un resoconto della compagnia assicurativa Generali relativo all’anno corrente viene fuori che il Welfare fa bene al Business.

Il gruppo Generali realizza l’indice di valutazione del livello di Welfare aziendale nelle PMI.

Ne risulta che, nel 2018, le PMI che hanno investito in Welfare aziendale abbiano visto aumentare la loro produttività.

E il dato, il 35,6%, è ancora in crescita.

Le imprese che hanno attuato un piano di Welfare ne sono convinte: migliora le performance, incrementa la produttività e consente di lavorare più serenamente.

Aumentano, quindi, le aziende che decidono di incentivare la produttività adottando lo strumento del Welfare e aumentano le aziende che, con il Welfare hanno l’obiettivo di contenere il costo del lavoro grazie ai vantaggi fiscali che esso comporta.

Fotografia della situazione attuale scattata da Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato ed esperti del mondo industriale ed accademico osservando ed analizzando oltre 10.000 realtà aziendali. Realtà che contano da meno di 10 dipendenti a più di 1.000.

Sì, il Welfare aziendale è per tutti.

Le imprese che adottano il Welfare e i suoi dipendenti, anch’essi attori protagonisti di questa rivoluzione, hanno preso in considerazione aree quali: sanità, previdenza, servizi di assistenza, polizze assicurative, sostegno economico, formazione per i dipendenti, istruzione per i figli e sicurezza.

Specchio di una collettività consapevole del vuoto che lascia lo Stato e dell’inadeguatezza delle sue risposte rispetto ai bisogni primari dell’individuo nella società in cui vive, lavora e dà ogni giorno il suo contributo.

È assodato che le politiche di Welfare si ripercuotano positivamente non solo sulla produttività ma anche sulla reputazione aziendale, sulla gratificazione del lavoratore e sulla loro conseguente fidelizzazione.

Fattori da non sottovalutare nel periodo storico che stiamo vivendo.

Predisporre un piano di Welfare può risultare, inizialmente, articolato e probabilmente può apparire più fattibile in una grande azienda ed attualmente è vero che le politiche per il benessere dei collaboratori si sviluppano soprattutto nelle realtà più strutturate, tuttavia il risvolto della medaglia è che per le micro imprese diventa un input strategico ad associarsi, a fare alleanze, a partecipare a consorzi, ad aderire a servizi collettivi, a creare rete per costruire sistemi di Welfare insomma.

Il Welfare diventa strumento di cambiamento e risveglio di una coscienza collettiva ormai sopita da troppo tempo nell’ottica in cui attenzione verso i collaboratori, condivisione, gratificazione del lavoro si rivelano i nuovi valori aziendali da cui ripartire e in cui credere.

È sotto gli occhi di tutti che il Welfare aziendale sta acquisendo, al di là del chiaro e immediato vantaggio fiscale, anche un’importante valenza sociale e culturale.

È in corso un cambiamento organizzativo e di mentalità che presuppone la rottura e il superamento di barriere tradizionali che per molti versi hanno ostacolato e continuano ad ostacolare la crescita e l’evoluzione dell’industria e del suo capitale umano.

Scopri dove sei e inizia da lì a rivoluzionare la tua vita…

Stay tuned!!!

Paolo Grosso – Assicuratore –

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.